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Mondi sommersi nel mio bicchiere – Parte prima

Quando immagini sei ibero, crei, quando immagini non esistono confini né barriere, trovi nuovi modi per affrontare le cose, le difficoltà della vita. Quando immagini ti metti in relazione con te stesso e col mondo e si aprono scenari infiniti davanti a te. Immagina… fatti aiutare dai bambini.

Osservare le cose che ci circondano è un esercizio molto utile per migliorare le capacità di concentrazione e di mettersi in relazione con il mondo e con gli altri. E’ un’esperienza che si può fare ovunque ci si trovi, anche costretti in casa, e aiuta ad allenare lo sguardo e a sviluppare la creatività. Puoi vedere meraviglie nelle piccole cose che, il più delle volte, nella frenetica quotidianità, ci passano inosservate. E’ solo quando rallentiamo che si rivelano odori, suoni, sensazioni, emozioni ed è solo allora che scaturiscono idee. Spesso, anche quando siamo in casa, siamo sempre di corsa: i bambini devono fare i compiti, uno piange, l’altro strilla, le faccende da fare si accumulano e non si trova un attimo. Ma è trovare quell’attimo che resetta tutto e ti fa ripartire al meglio. Distrarsi dai problemi molte volte è la soluzione anche per vederli dopo con occhi diversi. E allora, come sempre, la creatività ci viene in aiuto. Oggi giochiamo con oggetti trasparenti che abbiamo in casa: i bicchieri. Se siete come me che ne rompo in continuazione, ne avrete di molto variegati (a me non regna un servizio), con forme e anche colori diversi. Noi ne abbiamo scelti tre, uno per ogni osservatore: un calice, una tazza da cappuccino e il classico bicchiere con decorazioni circolari bombate. Un po’ d’acqua dentro e cerchiamo punti di vista diversi nello spazio: riflessi, luci, presenze che si specchiano sulle superfici.

… E poi… da buoni creativi si può forse lasciare tutto senza colori? Noi ci siamo divertiti con gli inchiostri colorati che sono bellissimi ma potete usare anche coloranti alimentari, l’importante che siano colori abbastanza liquidi e intensi per fare l’effetto fluido e leggero a contatto con l’acqua e allora il colore inizia a “volare” nello spazio” e a muoversi cambiando continuamente forma.

Usare un contagocce per immergere la lacrima di colore nell’acqua è divertente e aiuta i bambini piccoli a calibrare via via la pressione della mano per raggiungere l’effetto desiderato. Col contagocce inoltre non si rischia che il colore cada tutto insieme e questo permette di ottenere proprio l’effetto di disegnare nell’acqua.

Per immortalare il momento, divertente è fare le fotografie e farle fare ai bambini cogliendo l’attimo in cui la goccia tocca l’acqua e inizia la sua avventura. E poi… immaginate! Raccontatevi a vicenda cosa vedete, che forme o spazi vi fa venire in mente il mini mondo che si crea sotto l’acqua, Sbizzarritevi: finalmente si può dir tutto, non ci sono risposte corrette, lasciatevi andare alla narrazione, inventate storie, ascoltatevi senza fretta… Noi abbiamo trovato forme organiche, piante che crescono altissime a testa in giù, giardini sospesi… Voi? Se vi va raccontatecelo nei commenti!

Una volta che il bicchiere si riempie di colore possiamo ripetere l’esperienza con acqua pulita e nuove gocce ballerine, scegliendo anche diversi colori. Se usiamo prima una goccia di un colore e poi un’altra di un altro colore ci divertiremo a trovare i colori secondari.

Adesso che l’immaginazione ha sbloccato e liberato la nostra mente, giochiamo con il nostro corpo. Se mettiamo della musica rilassante di sottofondo l’esperienza di immersione si fa più intensa e rilassante e provare a imitare i movimenti, lenti e avvolgenti della goccia diventando col nostro corpo noi stessi quella goccia, calma anche nei momenti in cui si è più agitati. Aiuterà anche noi adulti a lasciarci andare e a ritrovare il piacere della scoperta con tutto il corpo e con tutti i sensi che è così naturale e magica nei bambini. Dilateremo le parti del nostro corpo occupando lo spazio intorno a noi come se fossimo davvero dentro l’acqua, ci allungheremo e distenderemo e tutti i movimenti che vi verranno in mente osservando il contenuto del vostro bicchiere in continua trasformazione. Osserva e immagina…

“Io sono quello che si immagina sempre una porticina dietro una siepe e il Bianconiglio ad offrirmi un sogno” – Fabrizio Caramagna

Uova, cipolle rosse, colori, facce e piccoli incidenti di percorso…

uova pasqua 2015

E stamani uova di Pasqua colorate! Ieri le abbiamo bollite in acqua e cipolle rosse, in modo da fargli prendere un bel colore ambrato. Poi le abbiamo colorate con colori atossici. Ci siamo ipirate a facce e a opere di arte astratta. 😉

Il secondo e il quarto uovo a partire dall’alto a sinistra sono state dipinte interamente da Cosimo, 4 anni e 6 mesi (naturalmente sono le più belle). Il babbo invece si è dedicato alla realizzazione del brigante mascherato, il terzo a partire da sinistra in alto. Poi un piccolo incidente….

Un uovo è caduto e si è spezzato! Beh l’abbiamo utilizzato per creare la faccia di una simpatica vecchina, chiaramente le parti screpolate sono le rughe (quinto uovo a partire dall’alto a sinistra).

Buona Pasqua a tutti!

Il Natale con Lodola

Il Natale è appena passato. In famiglia ecco un nuovo arrivato, Gabriele che adesso ha sei mesi. In occasione delle festività natalizie, come si fa a non giocare con le tante carte che avanzano dai regali o che si sono utilizzate per il presepe? Ce ne sono da sbizzarrirsi e a sei mesi, come a quattro anni (l’età dell’altro mio figlio Cosimo), sono una gran bella e divertente attività tattile. In realtà direi che ad ogni età è un gran divertimento manipolare la varietà dei materiali, stimolando o riscoprendo infinite sensazioni. Alcune carte sono liscissime, altre ruvide, alcune danno sensazioni di calore, altre di freddo metallico. Per il Natale, tra le carte più adatte alla creazione di nuove e colorate decorazioni, è la carta velina. Sottilissima, ad un bambino di quattro anni, permette di esercitare pazienza e delicatezza, per non strapparla. Ad un bambino di 5 mesi permette di iniziare una stimolazione tattile e visiva importante. Attirato dai colori infatti, inizia a afferrare. Naturalmente c’è da stare molto attenti perché si mettono tutto in bocca ma, fin da subito, incentivare i bambini molto piccoli all’uso delle mani sviluppa maggiormente la curiosità e quindi l’intelligenza.

Per questo Natale abbiamo deciso di prendere spunto per le nostre decorazioni natalizie da un artista contemporaneo: Marco Lodola. L’artista che negli anni Ottanta del XX secolo fondò, intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin a Milano, il movimento artistico dal nome “Nuovo Futurismo”.

Lodola_2

È un artista estremamente colorato e vivace, perfetto per lavorare con i bambini perché le caratteristiche principali delle sue opere sono il colore (usa in particolare colori primari) e la luce.

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