Archivi tag: Pecci

Il ricordo di una navicella spaziale

origine pecci

Cosimo, tre anni e dieci mesi, ha da quache giorno iniziato a fare dei disegni “strani”. All’inizio erano forme rettangolari, allungate orizzontalmente. Il tratto però si caratterizzava fin da subito per essere particolare: era come se la mano, mentre scorreva sul foglio, si soffermasse continuamente e indugiasse la sua corsa alla ricerca di particolari che ancora non si manifestavano. Questi particolari sono diventati presto linee verticali, dislocate una di seguito all’altra ed ha iniziato a comparire una linea orizzontale che le attraversava tutte.

origine pecci2

Queste forme ricorrono sempre più nei disegni di Cosimo; lui mi ha detto che si tratta di “navicelle spaziali”.

tanti pecci

Mi dicevo: ma dove le avrà viste? E con questa strana forma sempre uguale.

L'automobilina con ruote e portiere aperte è quella tracciata in rosso in alto
L’automobilina con ruote e portiere aperte è quella tracciata in rosso in alto

Anche quando il soggetto è inizialmente qualcos’altro, come un rinoceronte o un’atomobilina, (con tanto di ruote e portiere laterali), non manca di svolazzare la fluttuante navicella spaziale. Quest’ultima ha iniziato a comparire anche tutta colorata. Cosimo è molto attento nell’operazione meticolosa di riempire di colore la parte tra una linea verticale e l’altra.

Ma allora da cosa trae origine la particolare navicella spaziale di Cosimo?

Continua la lettura di Il ricordo di una navicella spaziale

Sol Lewitt e la follia di iniziare da un quadrato

04_pianoterra_sol_lewittDomani ci sarà l’ultima proiezione del documentario sull’artista statunitense Solomon Sol Lewitt presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Un’occasione imperdibile ripetutasi anche oggi pomeriggio e ieri, sempre alle 17:00 presso l’Auditorium. Il filmato del 2012, per la prima volta visibile in Italia, è stato realizzato da Chris Teerink e, nel 2013, ha vinto il Premio per il “Miglior ritratto” al Montreal Film Festival. Si è voluto così ringraziare un artista eccezionale in occasione dei 20 anni dalla realizzazione del suo Wall Drawing #736 al Centro Pecci, che acquisì anche la Irregular Tower per il decennale del 1998, visibile nel giardino.

sol lewitt irregular towerUn documentario così emozionante e commovente permette quasi di sentire gli odori del colore, il ritmo delle superfici e viene voglia di dipingere, di immergersi nel puro gusto del fare pittura. Mio figlio Cosimo, che mi segue spesso nelle mie peregrinazioni pittoriche, mi ha detto, mentre dipingeva la sua tela sul suo personale cavalletto, che è bello usare i colori e che il suo blu sapeva di mascarpone.

Blu di Cosimo - 3 anni (Dalla serie "Quadrati luminosi") 2013 Acrilico su tela
Blu di Cosimo – 3 anni (Dalla serie “Quadrati luminosi”) 2013 Acrilico su tela

Continua la lettura di Sol Lewitt e la follia di iniziare da un quadrato

MOVING IMAGE IN CHINA: la poesia della Videoarte cinese al Museo Pecci (seconda parte)

SALA 2

La videoarte, soprattutto ai suoi esordi, è sicuramente legata alla nascita dell’arte concettuale che aveva portato una rivoluzione profonda dei linguaggi. L’arte non è più separata dalla vita ma l’arte diviene la vita, anche nella sua principale condizione di svolgimento nel tempo.

“Baby Talk” (linguaggio infantile) di WANG GONGXIN (Pechino, 1960). Un lettino da neonato con le sbarre reclinate così possiamo affacciarci, come avevano fatto i personaggi proiettati. Sono i familiari mentre fanno i classici versini al piccolo e noi li possiamo vedere quasi con gli occhi di lui su di una letto di latte. Anche qui il movimento è quello della vita ma rivissuto come al rallentatore per fermare attimi che invece scappano velocemente. Un omaggio dell’artista al fatto che era appena divenuto padre è un’opera di grande importanza perché, oltre ad essere di grande effetto è stata la prima video installazione ad utilizzare un video proiettore. Siamo nel 1994. Il lavoro di Wang Gongxin non segue una linea narrativa ma descrive un momento rubato al tempo. Wang non commenta mai né descrive le sue opere ma ci lascia completamente liberi di meravigliarsi di fronte a loro.

Continua la lettura di MOVING IMAGE IN CHINA: la poesia della Videoarte cinese al Museo Pecci (seconda parte)